Voci Contro presenterà il loro 1° cd musicale

Il gruppo musicale Voci Contro presenterà il loro  primo cd musicale durante il concerto, tutto con le loro canzoni, che verròà realizzato sabato 25 gennaio all’Equobar di Vicenza alle ore 21.00.

Il gruppo musicale ha ripreso l’attività musicale dopo un restyling e ha gà fatto alcuni concerti all’Equobar.

Tra le loro canzoni che compongono il cd ci sarà la forza del consumatore.

Mostra TERRA di Salgado

Ciao a tutti! Venerdì 20 Dicembre alle ore 20 presenteremo la mostra di Salgado “TERRA” all’equobar a Vicenza! 

Rimarrà esposta per circa un mese!

Vi aspettiamo numerosi!!!

Per maggiori informazioni scriveteci alla mail: posta@goccedigiustizia.it

L’equobar si trova  in Via Giacomo Medici n°91 (San Bortolo), 36100 Vicenza

Sebastiao Salgado

La mostra “TERRA” di Sebastiao Salgado

In solidarietà con il “Movimento Sem Terra” (MST) del Brasile, il fotografo Sebastiao Salgado ha messo a disposizione una serie di immagini che, riprodotte in poster, formano la mostra fotografica “Terra”.

Questa mostra è stata presentata in Brasile, in Europa, negli Stati Uniti, in Asia ed in America Latina, a partire dal mese di aprile 1997.

L’obiettivo di Salgado ci conduce attraverso un viaggio intenso nella realtà della Terra in Brasile.

Quarantacinque fotografie ci fanno conoscere il lavoro quotidiano di milioni di contadini; gli effetti della concentrazione della proprietà terriera; l’esodo verso le città e nelle favelas; i conflitti e la violenza intorno alla terra; la lotta dei contadini senza terra per recuperare il bene perduto e, con esso, la dignità del lavoro.

Sebastiao Salgado

Sebastiao Salgado nasce nel 1944 a Aimores, in Brasile.

Dopo una formazione universitaria di economista e statistico decide, in seguito ad una missione in Africa, di diventare fotografo.

Nel ’73 realizza un reportage sulla siccità nel Sahel, seguito da uno sulle condizioni di vita dei lavoratori immigrati in Europa.

Nel ’74 entra nell’agenzia Sygma e documenta la rivoluzione in Portogallo, la guerra in Angola e gli avvenimenti in Mozambico.

Entra a far parte (nel ’75) dell’agenzia Gamma e, in seguito (’79), di Magnum.

I suoi numerosi viaggi nei paesi dell’America Latina, più di quindici fino al 1983, danno luogo alla pubblicazione di Altre Americhe, un grande affresco sul modo di vita e le condizioni di lavoro dei contadini.

Nel 1984-85, con l’organizzazione umanitaria Medici Senza Frontiere realizza Sahel: l’uomo in miseria.

Si occupa della questione della terra in Brasile a partire dal 1980.

Per portare a termine la mostra è stato in Brasile dal 25 marzo al 25 maggio del 1996.

Negli anni 1999 e 2000 sue foto sono state utilizzate per i calendari di Amnesty International.

È considerato, a giusto titolo, come uno dei più grandi “fotografi umanisti”.

Considerando il suo lavoro come una forma di militanza, Salgado preferisce i temi sociali e fotografa soltanto in bianco e nero; secondo lui questa tecnica, della quale è considerato uno specialista, serve a concentrare l’emozione e permette che l’immagine sia interpretata per quello che è.

La fama, completamente meritata, che Salgado si è conquistata nell’ambito del fotogiornalismo internazionale, è dovuta sostanzialmente alla sua capacità di cogliere, pure in ogni dramma, in ogni miseria umana, quella volontà di riscatto, quel piccolo andito aperto al sogno e al desiderio che è sempre la contromossa decisiva allo scacco del nostro destino.

Il movimento SEM-TERRA

Il Movimento dei lavoratori rurali Senza Terra (MST) è nato nel 1984 dall’auto-organizzazione dei contadini in lotta per ottenere la terra; è un movimento di massa, autonomo, privo di ogni legame politico o religioso.

Gli obiettivi fondamentali del movimento sono la terra, la Riforma Agraria, la giustizia e l’istruzione dei lavoratori rurali.

L’utilizzazione della terra, infatti, non è in funzione degli interessi della società: su quasi 400 milioni di ettari posseduti da privati, solo 60 milioni sono utilizzati per l’agricoltura, l’immensa maggioranza delle terre è inutilizzata o sotto-utilizzata e le terre migliori sono destinate alle monocolture per l’esportazione: canna da zucchero, caffè, cotone, soia, arance.

La produzione destinata all’interno è insufficiente per le necessità della popolazione: 32 milioni di brasiliani soffrono la fame, 65 milioni sono sottoalimentati.

Le proposte del MST sono quindi l’espropriazione delle grandi aree nelle mani delle multinazionali, la fine dei latifondi improduttivi ed una politica agricola rivolta al piccolo produttore.

Le forme di lotta adottate dal Movimento sono le manifestazioni, le marce, lo sciopero della fame, l’occupazione delle terre da espropriare.

Negli ultimi anni il MST è stato vittima di gravissimi attacchi da parte dei latifondisti e della polizia.

I massacri di Eldorado dos Carajàs (17 aprile 1996: la polizia aprì il fuoco sulle 2000 famiglie che si erano accampate per spingere l’amministrazione a espropriare una fazenda e a realizzare e a realizzare un insediamento per 1200 famiglie, furono massacrati 19 sem terra e feriti più di 60 uomini e donne. Un anno dopo la fazenda venne espropriata grazie alla pressione internazionale e lì vivono oggi 690 famiglie) e di Corumbiara e il caso di Josè Rahina (leader nazionale del MST, condannato a 26 anni di carcere per l’uccisione di un poliziotto e di un latifondista avvenute durante l’occupazione di una fazenda nello stato dell’Espirito Santo e solo in appello scagionato da ogni accusa) hanno sollevato indignazione in tutto il mondo ed il MST gode oggi del sostegno di molti intellettuali in Brasile e all’estero.

Nel novembre 2000, il MST è presente in 23 stati del Brasile e coinvolge un milione e mezzo di persone; ha svolto finora 9 incontri e 4 congressi nazionali, durante i quali ha definito le grandi linee della propria azione politica.

Le famiglie insediate negli ultimi 15 anni sono 350.000, quelle attualmente accampate sono 100.000; gli insediamenti sono circa 2000, distribuiti in tutto il Brasile.

Il MST ha conquistato 7 milioni di ettari di terra, che ospitano 1.500 scuole per i bambini degli occupanti, con 150.000 alunni e 3.500 insegnanti, organizzati dal Movimento e pagati dalle municipalità.

25.000 giovani e adulti sono coinvolti in un programma di alfabetizzazione portato avanti insieme ad Unesco e 50 università brasiliane; è in corso anche un programma di educazione ambientale per dirigenti, professori e tecnici degli insediamenti, in collaborazione con il ministero federale dell’Ambiente.

Per maggiori informazioni:

Il Movimento Gocce di Giustizia s’incontra all’Equobar,

Via Giacomo Medici n°91 (San Bortolo), 36100 Vicenza

e-mail: posta@goccedigiustizia.it

sito: www.goccedigiustizia.it

Multinazionali dell’abbigliamento

Le grandi marche della moda appaltano i loro vestiti a centinaia di aziende in Bangladesh. Due aziende, tra cui Calvin Klein, hanno firmato un patto vincolante per la sicurezza degli edifici con adeguamenti antincendio. Altre, tra cui Wal-Mart o Benetton, stanno cercando di evitare di firmare, proponendo invece alternative deboli e utili solo all’immagine dell’azienda. L’ultima tragedia ha però dato vita a dei nuovi incontri per affrontare l’emergenza e ha generato forti pressioni perché il patto vincolante, in grado di salvare delle vite, venga firmato.

http://www.avaaz.org/it/crushed_to_make_our_clothes_loc/?vc

Monopolio Monsanto

Una mega azienda da sola sta pian piano prendendo il controllo di tutto quello che mangiamo, mettendo in serio pericolo il futuro delle risorse alimentari dell’intero pianeta.

http://www.avaaz.org/it/monsanto_vs_mother_earth_loc/?vc

 

Il sito-blog di Adriano Sella “Contemplazione e Missione”

Contemplazione e Misssione www.contemplazionemissione.wordpress.com        

Cari amici e care amiche,

vi comunico che si trova on line un mio sito.blog, chiamato contemplazione e missione, dove trovate:

  • il progetto di vita “contemplazione e missione”, che coltivo da diversi anni,
  • il pensiero del giorno,
  • articoli e brani su queste due dimensioni fondamentali della vita: contemplazione e missione,
  • il progetto del villaggio dei nuovi stili di vita.

Contemplazione e Missione sono due pilastri che sostengono la vita dell’umanità, ma sono due realtà che devono sposarsi, ossia ogni       giorno dobbiamo lasciare spazio alla contemplazione per alimentare la missione, e viceversa. Non possiamo più lasciar vivere la       contemplazione solamente ad alcuni (monaci o eremiti) e la  missione ad altri (quelli della vita attiva), ma devono  diventare  pane quotidiano della vita della gente e dei cristiani. Il  silenzio contemplativo è una dimensione importante della vita per  poter sostenere il cammino e per andare in profondità della vita,  e anche per andare oltre e raggiungere l’Assoluto. Per noi cristiani è il Dio di Gesù Cristo: il Padre pienamente amore.

Questo è un po’ il contributo che voglia dare mediante il sito-blog: www.contemplazionemissione.wordpress.com

Buona visione.
Adriano

Augurissimi per il Natale 2012 di Adriano Sella

Augurissimi a tutti e a tutte per il Natale 2012

Natale del Dio con noi
Vi porgo il mio augurio per il Natale 2012.
Lo faccio attraverso la musica del cantautore Enrico Ruggeri “C’era una volta il Natale”, con l’impegno di far conoscere e vivere il Natale del “Dio con noi”e non quello iperconsumista del “babbo natale”.
P. S. Vedetevi il video in youtube e gustatevi la bella musica. Oppure entrate nel sito della Rete Interdiocesana Nuovi Stili di Vita (www.reteinterdiocesana.wordpress.com) e trovate il link per il video musicale.
Un abbraccio di auguri.
Adriano Sella

Natale ‘Armato’ di Alex Zanotelli

RIFORMA DELLA DIFESA

UN NATALE ‘ARMATO’

 

Il 10 dicembre eravamo a Roma davanti al Parlamento per protestare contro la Riforma delle Forze Armate voluta dal Ministro della Difesa, l’ammiraglio Di Paola. I rappresentanti dei movimenti per la pace erano stretti attorno a una gigantesca bandiera della pace che occupava la larghezza dell’anti-piazza davanti al Parlamento. Eravamo lì per chiedere ai Parlamentari di non votare la Riforma delle Forze Armate. Tutto inutile! Quel pomeriggio il Parlamento ha definitivamente approvato il disegno di legge delega. La Destra ha votato compatta a favore, nonostante avesse appena sfiduciato il governo. Il PD, nonostante alcune voci contrarie, ha pure votato a favore. Unico partito contrario:IDV. Un amaro regalo di Natale questo che il governo Monti ci lascia prima di dimettersi. Un regalo alla casta dei militari, alla lobby dei mercanti di morte. La riforma infatti ci costerà nei prossimi dieci anni, l’astonomica cifra di 230 miliardi di euro!

La Legge  autorizza le Forze Armate a riorganizzarsi in proprio in dodici mesi con una delega, per ora in bianco. Inoltre questa Legge prevede un taglio di 43 mila addetti sia militari come civili nei prossimi dieci anni.

La cosa però che sorprende è che i soldi risparmiati rimangono al Ministero della Difesa per l‘ammodernamento ‘ dell’esercito. Mentre per la Spending Rewiew  di Monti, i soldi risparmiati avrebbero dovuto rientrare nel Bilancio dello Stato. Ed invece saranno usati per comperare i nuovi sistemi d’arma.

In poche parole il Ministro della Difesa avrà un miliardo di euro in più all’anno da spendere in nuove armi! Inoltre la nuova legge prevede che gli enti locali dovranno rimborsare il Ministero della Difesa per gli interventi di soccorso e prima emergenza come terremoti e alluvioni.

Tutto questo avviene mentre la crisi economica lascia senza lavoro centinaia di migliaia di lavoratori e non ci sono soldi per il welfare, per la sanità, per la scuola , per il terzo settore.

Assistiamo attoniti al tradimento del governo Monti e dei partiti.

E mentre è passata in tutta fretta la Riforma della Difesa(se ne parlava da vent’anni!), non si è fatto nulla per la Riforma della Cooperazione, che è l’altra faccia della medaglia! E questo nonostante che ci sia un ministro cattolico,A. Riccardi, alla Cooperazione Internazionale.(E’ da vent’anni che girano in Parlamento proposte di riforma della Cooperazione internazionale che è ormai ridotta ai minimi termini!). Nel 2000 l’Italia aveva promesso all’ONU che avrebbe versato lo 0,7% del suo PIL per sconfiggere la povertà. L’Italia , all’ultimo posto nella graduatoria, ha disonorato in questi dodici anni gli impegni presi arrivando allo 0,2% del PIL mentre spende il 2% del PIL in armi.

Siamo giunti così alla follia di spendere, lo scorso anno ,26 miliardi di euro (dati SIPRI) a cui bisogna aggiungere 15 miliardi di euro per gli F-35. Si tratta di 41 miliardi di euro: una vera e propria manovra! Nessun taglio alle armi, anzi la Difesa avrà un miliardo in più da spendere nell’acquisto di sofisticati strumenti di morte. Mentre  il governo Monti ha tagliato fondi alla scuola, alla sanità, al terzo settore.

Mi amareggia il silenzio della Conferenza Episcopale Italiana. Altro che ‘pace in terra agli uomini di buona volontà’ che è il cuore del messaggio natalizio.

Il nostro paese sceglie ancora una volta la via della morte invece della vita.

E’ un Natale amaro, un Natale ‘armato’.

Alex   Zanotelli

 

 

Napoli,21 dicembre 2012